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Via libera alla Tav Torino-Lione: si sblocca un’opera strategica per l’Italia

Autorizzazione alla ratifica, ordine di esecuzione, modalità realizzative dell’opera ed entrata in vigore. Sono i quattro articoli del ddl di ratifica dell’accordo italo-francese per l’avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino-Lione approvato in via definitiva alla Camera. Vediamo cosa contiene il testo del disegno di legge che abbiamo votato.

L’ACCORDO ITALO-FRANCESE DEL 2015 L’accordo del febbraio 2015 dispone l’avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera della linea ferroviaria, affidandone la realizzazione al promotore pubblico ‘Tunnel Euroalpin Lyon Turin’, istituito il 23 febbraio 2015. Si riafferma, ancora, l’impegno italo-francese a lottare contro i tentativi di infiltrazione mafiosa e si disciplinano aspetti relativi all’organizzazione della committenza dei lavori connessi, per cui “non è esclusa” la possibilità per il promotore pubblico di “di affidare ai gestori competenti la funzione di stazione appaltante per le progettazione e la realizzazione di lavori resi necessari” dagli impatti della costruzione della sezione trans-frontaliera. Presenti anche norme sulla modalità di funzionamento del promotore pubblico.

IL PROTOCOLLO 2016 Per quanto riguarda il protocollo, addizionale all’accordo, dell’8 marzo 2016, esso si concentra sul costo certificato del progetto e la definizione dei criteri di attualizzazione monetaria e di evoluzione dei costi dei fattori di produzione dei lavori. In particolare, si quantifica il costo certificato e attualizzato in una cifra pari a 8,3 miliardi di euro, definendone la relativa ripartizione fra Italia e Francia, con l’attualizzazione (data di valuta: gennaio 2012; tasso annuo di riferimento per attualizzaizone: 1,5%) soggetta a “verifica annuale fino al completamento dei lavori”, sulla base di un apposito indice di riferimento. Dopo aver stabilito il comune impegno nella lotta all’infiltrazione di mafia e criminalità organizzata, il protocollo rinvia, per i contratti, a un regolamento ad hoc.

IL REGOLAMENTO DEI CONTRATTI: LA LISTA BIANCA-ANAGRAFE Con l’ok di Paolo Foietta e Loius Besson, il 7 giugno scorso a Torino, Italia e Francia hanno dato il loro ok al regolamento dei contratti, che ha dunque, per oggetto, la definizione delle regole applicabili per prevenire e contrastare tentativi di infiltrazione mafiosa nei contratti, sia per quelli conclusi dal promotore pubblico sia per quelli intercorrenti fra i titolari dei contratti e i loro subappaltatori e subaffidatari.

– Il titolo III del regolamento disciplina i motivi per escludere le imprese dalla partecipazione diretta o indiretta, alle procedure per la realizzazione dell’opera, come le “situazioni gravemente indizianti circa la condizione di controllo o condizionamento” da parte di un’associazione mafiosa. Previste, quindi, “verifiche antimafia”. Una commissione mista ad hoc (presieduta dal prefetto di Torino e da un prefetto delegato da Parigi), inoltre, dovrà vigilare per assicurare il funzionamento dei meccanismi di prevenzione del rischio di infiltrazioni o condizionamenti criminali, tra cui una “lista bianca” degli operatori economici nei cui confronti non siano emerse situazione ostative. Sta al promotore pubblico tenere quella che il regolamento definisce “l’anagrafe degli esecutori”. Si disciplina infine anche il tracciamento e il monitoraggio finanziario dei pagamenti relativi ai contratti per la realizzazione dei lavori.

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