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Un’Agenda digitale per Forlì: per recuperare il ritardo e cogliere nuove opportunità

Testo a cura dell’ufficio stampa

“Sui temi del digitale e dell’innovazione si gioca la partita del futuro non solo per l’Italia, ma anche per la Romagna e per il territorio forlivese. Le nuove amministrazioni, assieme a quelle già insediate, a tutti i livelli istituzionali e ai soggetti pubblici e privati, devono nelle prossime settimane mettere in campo un’azione congiunta per costruire una Agenda digitale forlivese a beneficio di cittadini e imprese”. Così il parlamentare Marco Di Maio intervenendo al confronto organizzato a Capaccio (Santa Sofia) sul cablaggio della fibra ottica e le opportunità per il territorio.

All’incontro hanno partecipato anche i sindaci Daniele Valbonesi (Santa Sofia), Elisa Deo (Galeata), Claudio Milandri (Civitella di Romagna) e il vice sindaco di Premilcuore, Alessandra Biondi. Presenti anche i consiglieri regionali Thomas Casadei e Tiziano Alessandrini e l’assessore del Comune di Forlì, Alberto Bellini.

“Il Governo ha cambiato passo anche su questo – ha fatto notare il giovane deputato, componente anche dell’Intergruppo parlamentare sull’innovazione – investendo fortemente sulle tecnologie digitali, a partire da quelle necessarie per la riforma e la semplificazione della Pubblica Amministrazione. Anche la Regione è fortemente impegnata su questo versante; ma il nostro territorio può fare molto anche in autonomia, da subito, senza perdere tempo”.

Come? “Lo strumento dell’Unione dei Comuni della Romagna forlivese, la più grande d’Italia, è quello più indicato per cominciare a lavorare in termini digitali, capendo quali servizi e come possono essere gestiti in maniera più efficiente attraverso le nuove tecnologie; come possiamo semplificare i nostri processi burocratici; come possiamo sfruttare il digitale per valorizzare il nostro patrimonio storico, artistico, ambientale, turistico; come possiamo eliminare i ‘doppioni’; come possiamo rendere più attrattivo per investimenti le nostre zone; come possiamo sfruttare le professionalità e le capacità disponibili nei nostri enti pubblici e privati per realizzare tutto questo; come possiamo far sì che la programmazione dei prossimi fondi europei sia un’opportunità non solo da utilizzare come bancomat, ma per investimenti per opere utili e orientate alla crescita e al futuro”.

La scala successiva, aggiunge Di Maio, “sarà quella dell’Agenda digitale romagnola, perché la Romagna è un’entità che deve cominciare nel concreto a ragionare e lavorare insieme, senza gelosie e invidie”.

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