Da Debs a Trump: le domande costituzionali e le polemiche attorno a candidature presidenziali incriminate, un secolo di differenza ma gli stessi interrogativi irrisolti.
La politica degli Stati Uniti sembra replicare, in chiave diversa e forse più “pesante”, un evento avvenuto oltre un secolo fa. Nel 1918, Eugene Victor Debs, un sindacalista e socialista, fu arrestato e, due anni dopo, si candidò alla presidenza degli Stati Uniti.
Fast-forward al presente: Donald Trump, l’ex Presidente incriminato, è in una situazione simile, portando alla ribalta una serie di domande giuridiche e costituzionali. E la cosa potrebbe paradossalmente rivelarsi un assist per la campagna di Trump.
Paralleli Storici e Attualità
Atlanta, Georgia, è la città comune ai destini di entrambi. Trump dovrà comparire in tribunale il 6 settembre per rispondere alle accuse di aver cospirato per sovvertire il risultato delle elezioni presidenziali del 2020. A differenza di Debs, Trump è un gigante politico nel suo partito, e nessuna delle incriminazioni da quattro procure diverse sembra aver influito sul suo dominio nelle classifiche tra gli elettori conservatori.
Questioni Costituzionali
Una delle domande più frequenti è: può Trump governare gli Stati Uniti da condannato? La Costituzione degli Stati Uniti è sorprendentemente vaga su questo punto. Essa impone restrizioni di età, luogo di nascita e residenza, ma non fa alcuna menzione di condanne penali come ostacolo alla candidatura presidenziale. Anche se alcuni critici sostengono che Trump potrebbe essere estromesso per aver violato la Sezione 3 del 14° Emendamento relativo alla partecipazione a insurrezioni, la questione sarebbe quasi certamente decisa dalla Corte Suprema.
La Campagna Elettorale
Se arrestato, la capacità di Trump di condurre una campagna su larga scala sarebbe notevolmente ostacolata. Tuttavia, Debs, nonostante il suo arresto e la sua popolarità limitata, riuscì a ottenere il 3% dei voti nel 1920. Trump, con una base molto più ampia, potrebbe sfruttare la sua posizione per una massiccia raccolta fondi.
Voto e Candidatura
È un paradosso che Trump, se condannato, potrebbe candidarsi ma non votare. La legge della Florida, dove è registrato come elettore, toglie il diritto di voto ai condannati fino al completamento della pena.
La Prigione e la Presidenza
Se Trump fosse eletto mentre è in prigione, entreremmo in acque inesplorate. Tecnicamente, sarebbe compito del Congresso squalificarlo e trasferire i poteri al suo vice, ma è poco probabile che i membri del suo stesso partito prendano una tale misura.
La Grazia Presidenziale
Il presidente ha il potere di graziare individui condannati per reati federali. In teoria, Trump potrebbe graziare se stesso per i reati federali, sebbene sia una questione altamente controversa. Tuttavia, non ha il potere di interferire con le condanne statali, come quelle in Georgia e New York.
Prossimi Passi Giudiziari
Con processi previsti a New York e a Washington D.C. nei prossimi mesi, e una data ancora da fissare in Georgia, gli occhi della nazione sono fissi su questo dramma giudiziario.
La situazione attuale evoca echi del passato, ma con implicazioni molto diverse data la posizione unica di Trump nella politica contemporanea. Se Debs è una figura quasi dimenticata della storia americana, le azioni e le decisioni riguardanti Trump potrebbero avere ripercussioni durature sulla democrazia americana. E, soprattutto, Donald è già stato presidente per 4 anni e potrebbe tornare ad esserlo per altri quattro.