Condivido la preoccupazione manifestata dai lavoratori e soci di Formula Servizi e del comparto sanitario. I tagli alla sanità imposti con la spending review vanno a incidere in maniera indistinta su tutti i territori, senza alcun differenziazione tra sistemi sanitari di eccellenza come quello romagnolo (con Forlì in testa, come ha testimoniato ancora una volta la trasmissione televisiva “Presa diretta” domenica scorsa) e altri sistemi che invece non solo non hanno servizi della stessa qualità, ma presentano bilanci in totale dissesto finanziario.
Questo è un approccio inaccettabile. E’ vero, la politica deve fare la propria parte: di fronte a tagli nazionali, la politica locale può fare poco. Da parte mia, come deputato appena eletto (lo ricordo, perchè la spending rewiev è stata varata nella precedente legislatura) sono al lavoro assieme ad altri parlamentari per tentare di correggere l’impostazione della ‘spending-review’ ed evitare, oltre ai problemi già noti, anche che migliaia di lavoratori precari della Sanità rimangano senza occupazione. Ciò vale anche per Forlì, dove sono 200 i lavoratori a rischio. L’assenza di un Governo in questo momento rende estremamente complicata qualsiasi azione concreta.
Sul piano locale, va sollecitata con forza ogni iniziativa ulteriore che sarà attuata dalle istituzioni, per intervenire affinchè l’applicazione della ‘revisione della spesa’ da parte dell’Ausl di Forlì abbia un impatto il più lieve possibile sui livelli occupazionali e tenga conto non solo della necessaria quadratura dei conti, ma anche degli effetti sociali che certe scelte producono. Rimproveriamo al premier Monti di aver depresso l’economia con una politica impostata solo sul rigore dei conti; vediamo di non commettere lo stesso errore.