Il 14 febbraio di nove anni fa moriva Marco Pantani. Non potrò mai dimenticare quei minuti e quelle ore in cui appresi la notizia come un colpo al cuore. Non potrò, soprattutto, mai dimenticare i brividi e la commozione che suscitavano le sue imprese. Con in sottofondo la voce spezzata dall’emozione del giornalista Adriano De Zan. Lo sport, il ciclismo in particolare, è storia di vita, di fatica, di sacrifici, di picchi di entusiasmo e abissi di delusione. Marco ci ha fatto soffrire e ci ha fatto sognare, come solo i miti sanno fare.