La sintesi degli interventi sulla base del testo approvato alla Camera. La legge è ora all’esame del Senato che potrebbe apportare modifiche
Rifinanziato il Fondo per le non autosufficienze
Destinati, per il 2017, ulteriori 50 milioni al Fondo dedicato alle non autosufficienze. che ha così una dotazione pari a 450 milioni. Tra le finalità del fondo prevista anche il finanziamento degli interventi a favore delle persone affette dal morbo di Alzheimer.
Più risorse per le Pari Opportunità
Per le politiche delle Pari Opportunità e non discriminazione sono previste risorse complessive pari a 65,1 milioni di euro per il 2017. Grazie ad un emendamento del gruppo Pd la dotazione del Fondo è stata aumentata di 5 milioni di euro per il sostegno alle donne vittime di violenza.
Istituito il Fondo di sostegno alla natalità
Viene istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, un “Fondo di sostegno alla natalità”, volto a favorire l’accesso al credito delle famiglie con uno o più figli, nati o adottati, a decorrere dal 1° gennaio 2017, mediante il rilascio di garanzie alle banche e agli intermediari finanziari. Il Fondo ha una dotazione di 14 milioni di euro per il 2017, 24 milioni per il 2018, 23 milioni per il 2019, 13 milioni per il 2020 e 6 milioni a partire dal 2021.
Premio alla nascita o alla adozione di un minore
A decorrere dal 1° gennaio 2017 una futura madre potrà, al compimento del settimo mese di gravidanza o all’atto dell’adozione, chiedere all’Inps un “premio” di 800 euro, che verrà corrisposto in un’unica soluzione.
Adozioni internazionali
5 milioni di euro per l’anno 2017 incrementano, grazie ad un emendamento del Pd, il Fondo per le adozioni internazionali.
Paternità: congedi obbligatori per padri lavoratori
Per il 2017 viene prorogato, per il padre lavoratore dipendente, il congedo obbligatorio previsto in via sperimentale già dal 2013. Tale congedo, che come per l’anno scorso passa da uno a due giorni, utilizzabili anche in modo non continuativo, dovrà essere goduto entro cinque mesi dalla nascita del figlio. Grazie ad un emendamento del PD, la durata del congedo è aumentata a quattro giorni per il 2018 e inoltre il padre, per il 2018, potrà astenersi per un ulteriore giorno in accordo con la madre e in sua sostituzione in relazione al periodo di astensione obbligatoria spettante a quest’ultima. Si tratta di una misura per la quale verranno spesi 20 milioni di euro per il 2017 e 41,2 milioni per il 2018.
Un buono per l’iscrizione all’asilo nido
A partire dal 2017, sarà possibile beneficiare di un buono per l’iscrizione in asili nido pubblici o privati, o per l’introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione in favore dei bambini al di sotto dei tre anni affetti da gravi patologie croniche. Il buono ammonta a 1.000 euro annui (circa 90 euro a mese) per i nuovi nati dal 2016, previa presentazione di idonea documentazione attestante l’iscrizione, e il pagamento della retta a strutture pubbliche o private.
Rifinanziati i voucher asili nido o baby sitting
Prorogata per il 2017 e il 2018 la possibilità, per una madre lavoratrice anche autonoma, di richiedere un contributo economico, il cosiddetto voucher asili nido o baby sitting, in sostituzione anche parziale del congedo parentale.
Fondo contro la povertà
Il Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, istituito con la legge di stabilità 2016, aumenta di 150 milioni, e diventa quindi di 1 miliardo e 150 milioni. Un decreto interministeriale determinerà i criteri per l’accesso alla misura di contrasto alla povertà, anche al fine di ampliare la platea dei beneficiari, denominata Sostegno per l’inclusione attiva (SIA) e definirà altresì le modalità di prosecuzione della sperimentazione dell’assegno di disoccupazione (ASDI)
Prodotti alimentari: solidarietà sociale e limitazione degli sprechi
Gli enti pubblici e privati senza scopo di lucro (comprese le ONLUS) che quotidianamente usano per beneficienza beni mobili strumentali per la distribuzione gratuita di prodotti alimentari, farmaceutici e di altri prodotti agli indigenti, potranno beneficiare di un contributo pari al 15 per cento del prezzo e fino a 3.500 euro per l’acquisto dei beni.