La sintesi degli interventi sulla base del testo approvato alla Camera. La legge è ora all’esame del Senato che potrebbe apportare modifiche
Prorogato l’ecobonus
Prorogata al 31 dicembre 2017 la detrazione al 65 per cento per le spese relative ad interventi di riqualificazione energetica degli edifici (il cosiddetto “ecobonus”). Il limite è spostato al 31 dicembre 2021 se gli interventi riguardano i condomini. Inoltre, per questi ultimi, sono potenziati i bonus nella misura del 70 per cento per gli interventi che riguardano l’involucro dell’edificio e del 75 per cento per quelli finalizzati a migliorare la prestazione energetica. Il tetto dispesa è di 40 mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio. Per coprire gli “incapienti” i condomini possono cedere la detrazione ai fornitori che hanno effettuato gli interventi nonché a soggetti privati, con la possibilità che il credito sia successivamente cedibile. Al bonus possono accedere anche gli IACP (Istituto autonomo case popolari).
Detrazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie, riqualificazione antisismica ed energetica, acquisto di mobili
Viene prorogata al 31 dicembre 2017 la detrazione al 50 per cento per le ristrutturazioni edilizie. Per gli interventi antisismici (il cosiddetto “sisma bonus”), a decorrere dal 1° gennaio 2017 fino al 31 dicembre 2021 è prevista una detrazione del 50 per cento che si applica non solo agli edifici ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2), ma anche agli edifici situati nella zona sismica 3 (in cui possono verificarsi forti terremoti, anche se rari). Se dai lavori deriva una riduzione del rischio sismico che determini il passaggio ad una classe di rischio inferiore, la detrazione di imposta sale al 70 per cento della spesa sostenuta. Se dall’intervento deriva il passaggio a due classi di rischio inferiori, la detrazione aumenta ulteriormente all’80 per cento. Se i lavori di prevenzione sismica sono effettuati sulle parti comuni di edifici condominiali, le detrazioni sono del 75 per cento (passaggio di una classe di rischio inferiore) e dell’85 per cento (passaggio di due classi). Il tetto di spesa per le detrazioni è di 96 mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio. Anche per questi interventi, al fine di tutelare gli “incapienti” è prevista la possibilità di cedere la detrazione ai fornitori che hanno effettuato gli interventi nonché a soggetti privati, con la possibilità che il credito sia successivamente cedibile. A decorrere dal 1° gennaio 2017 potranno inoltre essere detratte le spese per la classificazione e verifica sismica degli immobili.
Prorogata di un anno, fino al 31 dicembre 2017, la detrazione al 50 per cento per le spese per l’acquisto di mobili (il cosiddetto “bonus mobili”).
Credito d’imposta per le strutture ricettive turistico alberghiere, comprese quelle agrituristiche
Introdotto, per gli anni 2017 e 2018, il credito di imposta al 65 per cento per la riqualificazione delle strutture ricettive turistico alberghiere e per quelle agrituristiche. L’agevolazione è prevista a condizione che gli interventi abbiano anche finalità di ristrutturazione edilizia, riqualificazione antisismica o energetica e acquisto mobili.