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Giustizia: la riforma comincia da 12 punti e dal contributo di tutti

Il 1 luglio si è aperta la pubblica consultazione sulla riforma della giustizia. Utilizzando l’indirizzo di posta elettronica rivoluzione@governo.it sarà possibile inviare suggerimenti e considerazioni sui 12 punti della riforma (che trovi in fondo all’articolo).  La riforma fa riferimento a una serie di temi di cui si è discusso ampiamente negli ultimi vent’anni ma sui quali non è stata mai aperta una discussione “di base”, come invece si intende fare oggi. Le linee guida da esaminare riguardano prima di tutto la ristrutturazione della giustizia civile. Sarà possibile dire la propria sui processi, per i quali si prevede la durata massima di un anno per il primo grado di giudizio e il dimezzamento dell’arretrato della giustizia civile.

Altre proposte riguardano l’istituzione di una corsia preferenziale processuale per le controversie attivate da famiglie e imprese mentre sulle separazioni e divorzi consensuali, invece, non ci sarà l’obbligo di andare davanti al giudice. Importanti sono i punti relativi al Consiglio superiore della magistratura dove la carriera dei giudici dovrà essere sostenuta dal merito e non da logiche di lottizzazione degli incarichi. Inoltre nel Csm si pensa alla separazione tra funzioni amministrative e disciplinari. La responsabilità civile dei magistrati dovrà conformarsi alle regole che vigono negli altri paesi europei mentre le intercettazioni dovranno essere regolamentate in modo da creare un equilibrio tra il diritto all’informazione e il diritto alla riservatezza delle persone coinvolte.

Si passa poi ai punti sul controllo della criminalità economica con il reato di falso in bilancio e l’autoriciclaggio. Senza dimenticare la riforma della prescrizione, perché la parte offesa ha il diritto di sapere come sono andate le cose e chi è accusato deve scontare la propria pena oppure ricevere la piena assoluzione dal reato. Infine le questioni riguardanti più la struttura del sistema e il suo personale attraverso l’informatizzazione integrale del sistema giudiziario e la riqualificazione del personale amministrativo.

In questi due chiunque è interessato o sente di poter contribuire a una riforma migliore. Già questa sarà una scommessa per tutti i cittadini italiani che potranno dare una mano: dal personale che lavora all’interno del sistema, ai giornalisti, alle associazioni e a tutti i cittadini che in un modo o nell’altro sono entrati nel sistema giustizia.

Ecco i 12 punti su cui verte la riforma:
1) Giustizia civile: riduzione dei tempi. Un anno in primo grado
2) Giustizia civile: dimezzamento dell’arretrato.
3) Corsia preferenziale per le imprese e le famiglie
4) Csm: più carriera per merito e non grazie alla ‘appartenenza’
5) Csm: chi giudica non nomina, chi nomina non giudica;
6) Responsabilità civile dei magistrati sul modello europeo
7) Riforma del disciplinare delle magistrature speciali (amministrativa e contabile);
8) Norme contro la criminalità economica (falso in bilancio, autoriciclaggio);
9) Accelerazione del processo penale e riforma della prescrizione;
10) Intercettazioni (diritto all’informazione e tutela della privacy);
11) Informatizzazione integrale del sistema giudiziario;
12) Riqualificazione del personale amministrativo.

Come per la riforma della  Pubblica amministrazione sarà possibile partecipare alla consultazione scrivendo a rivoluzione@governo.it

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