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Fondi, norme e investimenti per sostenere le piccole comunità locali

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portico-immagine-300x157L’Italia è il Paese dei campanili, ma anche di tante piccole comunità che con la loro presenza concorrono in maniera determinante a tenere vive, attraenti e curate vaste porzioni di territorio. Per questo abbiamo voluto approvare qui alla Camera una legge di valorizzazione dei piccoli comuni, con norme che puntano anche alla riqualificazione e al recupero dei centri storici dei medesimi comuni.

Prevedendo uno stanziamento complessivo di 100 milioni di euro, sono varate azioni di pomozione e sostegno dello sviluppo economico, sociale, ambientale e culturale delle piccole comunità, tutela e valorizza il loro patrimonio naturale, rurale, storico-culturale e architettonico. Si mettono in campo misure  in favore dei residenti e delle attività produttive, con particolare riferimento al sistema dei servizi essenziali, al fine di contrastare lo spopolamento e di incentivare l’afflusso turistico.

E’ l’occasione per rilanciare la vocazione di questi territori e delle relative comunità, coniugando storia, cultura e saperi tradizionali con l’innovazione, le nuove tecnologie e la green economy. Un’opportunità anche per il nostro territorio, per quella Romagna ricca di borghi, di comunità vitali, di storie, di tradizioni. Ora la legge passa all’esame del Senato, che c’è da augurarsi non perda tempo nell’approvarla definitivamente.

La sintesi degli interventi previsti dalla legge

NUOVO FONDO PICCOLI COMUNI CON 100 MLN FINO AL 2023 Un fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale  dei piccoli comuni con una dotazione di 10 milioni di euro per il 2017 e di 15 milioni per ciascuno degli anni dal 2018 al 2023, destinato al finanziamento di investimenti diretti alla tutela dell’ambiente e dei beni culturali, alla mitigazione del rischio idrogeologico, alla salvaguardia e alla riqualificazione urbana dei centri storici, alla messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e degli istituti scolastici e alla promozione dello sviluppo economico e sociale e all’insediamento di nuove attività produttive. Per l’utilizzo delle risorse sarà predisposto un Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli Comuni. Le amministrazioni comunali dovranno quindi presentare i propri che saranno selezionati dalla presidenza del Consiglio dei ministri. Il governo dovrà comunque assicurare un’equilibrata ripartizione delle risorse a livello regionale, dando priorità al finanziamento degli interventi proposti da Comuni istituiti a seguito di fusione o appartenenti a unioni di Comuni.

OK A CENTRI MULTIFUNZIONALI Possibilità per i piccoli Comuni, anche in forma associata, di istituire centri multifunzionali per la fornitura di una pluralità di servizi, in materia ambientale, sociale, energetica, scolastica, postale, artigianale, turistica, commerciale, di comunicazione e sicurezza e per lo svolgimento di attività di volontariato ed associazionismo culturale.

RIQUALIFICAZIONE CENTRI STORICI Sarà possibile individuare, all’interno del perimetro dei centri storici dei piccoli Comuni, zone di particolare pregio, dal punto di vista della tutela dei beni architettonici e culturali, nelle quali realizzare, interventi integrati pubblici e privati per la riqualificazione urbana, nel rispetto delle tipologie e delle strutture originarie. Ok anche alla possibilità di promuovere nel proprio territorio la realizzazione di alberghi diffusi.

ACQUISIZIONE CASE CANTONIERE I piccoli Comuni potranno acquisire stazioni ferroviarie disabilitate o case cantoniere Anas al valore economico definito dai competenti uffici dell’Agenzia del territorio o stipulare intese per il loro recupero. Questo allo scopo di destinare le strutture, anche attraverso l’istituto del comodato a favore di organizzazioni di volontariato, a presìdi di protezione civile e salvaguardia del territorio o a a sedi di promozione ed eventuale vendita dei prodotti tipici locali e per altre attività comunali. SEDIME FERROVIARIO PER PISTE CICLABILI I piccoli Comuni potranno acquisire il sedime ferroviario dismesso per la realizzazione di piste ciclabili.

CONVENZIONI CON DIOCESI E ALTRE CONFESSIONI RELIGIOSE Sarà possibile stipulare con le diocesi cattoliche e con le rappresentanze delle altre confessioni religiose, convenzioni per la salvaguardia ed il recupero dei beni culturali, storici, artistici e librari degli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti.

PRECEDENZA A PROGETTI E-GOVERNMENT IN PICCOLI COMUNI I progetti informatici riguardanti i piccoli Comuni conformi ai requisiti prescritti dalla legislazione nazionale e dell’Unione europea hanno la precedenza nell’accesso ai finanziamenti pubblici previsti dalla normativa vigente per la realizzazione dei programmi di e-government.

POSSIBILE SVILUPPO OFFERTA UFFICI POSTALI I piccoli Comuni, anche in forma associata e d’intesa con la Regione, possono assumere iniziative – se approvate – per sviluppare l’offerta complessiva dei servizi postali congiuntamente ad altri servizi in specifici ambiti territoriali. In ogni caso le modalità per l’implementazione di queste iniiziative restano quelle stabilite nel contratto di programma tra il ministero dello Sviluppo economico e Poste Italiane. Allo stesso modo i piccoli Comuni possono stipulare convenzioni, d’intesa con le organizzazioni di categoria e con Poste italiane, affinché pagamenti e altre prestazioni possano essere effettuati negli esercizi commerciali di comuni o frazioni non serviti dal servizio postale. Ok anche alla possibilità di affidare la gestione dei servizi di tesoreria e di cassa a Poste italiane.

VALORIZZAZIONE PRODOTTI KM ZERO I piccoli Comuni, anche allo scopo di incentivare una maggiore sostenibilità ambientale, possono promuovere, anche in forma associata, il consumo e la commercializzazione dei prodotti agricoli ed alimentari provenienti da filiera corta e dei prodotti agricoli ed alimentari a chilometro utile, favorendone l’impiego da parte dei gestori dei servizi di  ristorazione collettiva pubblica. Per questo sarà possibile destinare nei mercati aree di vendita diretta dei prodotti. Per la stessa ragione gli esercizi della grande distribuzione commerciale potranno destinare alla vendita di questi prodotti “una congrua percentuale, in termini di valore, della produzione agricola annualmente acquistata”.

PROGRAMMAZIONE SVILUPPO ECONOMICO E RISORSE I Comuni che esercitano obbligatoriamente in forma associata le funzioni fondamentali mediante unione di Comuni o unione di Comuni montani svolgono – sempre in forma associata – anche le funzioni di programmazione in materia di sviluppo socio-economico e quelle relative all’impiego delle occorrenti risorse finanziarie, incluse quelle derivanti dai fondi strutturali dell’Unione europea. Per questo viene vietata la creazione di nuovi soggetti, agenzie o strutture con questo scopo.

PIANO TRASPORTI E ISTRUZIONE IN AREE MONTANE Il governo dovrà elaborare un Piano per l’istruzione destinato alle aree rurali e montane, con particolare riguardo al collegamento dei plessi scolastici delle aree rurali e montane, all’informatizzazione e alla progressiva digitalizzazione. Nel Piano dovranno quindi essere individuate apposite azioni per il miglioramento delle reti infrastrutturali e per il coordinamento tra i servizi, pubblici e privati, finalizzati al collegamento tra i comuni delle aree rurali e montane e al collegamento degli stessi con i comuni capoluogo di provincia e regione.

PROMOZIONE CINEMA IN PICCOLI COMUNI Ogni anno il ministero dei Beni e delle attività culturali, d’intesa con l’Anci, le Regioni e le relative Film commission, predispone iniziative finalizzate alla promozione cinematografica in favore dei piccoli Comuni.

3 MLN PER I CAMMINI STORICI Tre milioni – già stanziati dall’ultima legge di Stabilità ma mai utilizzati – vengono messi a disposizione dei piccoli Comuni per la “ristrutturazione dei percorsi viari e dei cammini storici dei piccoli Comuni”.

MIGLIORE DISTRIBUZIONE GIORNALI Il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della presidenza del Consiglio dei ministri promuove la stipulazione di un’intesa tra il governo, l’Anci, la Federazione italiana editori giornali (Fieg) e i rappresentanti delle agenzie di distribuzione della stampa quotidiana, per adottare le iniziative necessarie affinché la distribuzione dei quotidiani sia assicurata anche nei piccoli Comuni.

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