Dopo le piogge straordinarie dello scorso fine settimana (in particolare sabato 20 settembre) che hanno provocato danni in alcuni comuni del territorio forlivese e romagnolo, in questi giorni si stanno contando i danni. Dopo aver sentito tutti i sindaci interessati dall’ondata di maltempo, mi sono subito attivato presso l’Agenzia Regionale di Protezione civile per avviare subito l’iter per chiedere il riconoscimento dello stato di emergenza da parte del Governo e poter accedere, eventualmente, a fondi straordinari per riparare ai danni subiti da privati e aziende.

Così mercoledì i tecnici del dipartimento nazionale di Protezione civile sono arrivati nei comuni interessati e hanno già cominciato a fare i primi rilievi. Nel frattempo la Regione Emilia-Romagna ha dichiarato lo stato di crisi in tre Province, tra cui quella di Forlì-Cesena, atto necessario per dare una risposta immediata alla popolazione e autorizzare misure a sostegno delle zone colpite. Come sempre è stato particolarmente prezioso l’intervento dei volontari della Protezione civile, che con il loro lavoro hanno assistito molti cittadini, imprese e amministrazioni pubbliche.
Sono in contatto con il direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile, Maurizio Mainetti, per assistere il suo lavoro e quello delle amministrazioni locali per sostenere la richiesta di dichiarazione di stato di emergenza da parte del Governo. Non è scontato ottenerla, ma soprattutto ciò che non è scontato è ottenere lo stanziamento delle risorse economiche necessarie: perché, purtroppo, le emergenze ormai sono settimanali nel nostro Paese e tante sono le regioni colpite da fenomeni atmosferici imprevisti.