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Cosa cambia per i cittadini con la nuova legge sulla Pubblica amministrazione

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Cosa cambia con l’approvazione del disegno di legge delega sulla Pubblica amministrazione? Sono molte le innovazioni introdotte, che andranno speficiate attraverso i decreti legislativi che il Governo viene delegato ad adottare. Vengono stanziati, per esempio, 10 milioni per il 2015, 20 per il 2016 e 28 dal 2017 al 2024 per l’istituzione di un numero unico per le emergenze (il 112). È stato stabilito poi, tra le altre cose, che il Pubblico registro automobilistico (Pra) non sarà più in capo all’Aci: il Pra infatti passerà al ministero dei Trasporti, che gestisce la motorizzazione. Inserita anche una delega al governo per la riforma delle Autorità portuali, compresa la governance e l’unificazione delle procedure doganali. Tra le altre novità il Freedom of information act e la norma che apre al pagamento di multe e bollette tramite il credito telefonico.

DOPO CHIUSURA UFFICI WI-FI PER TUTTI CON HOTSPOT Dopo la chiusura degli uffici pubblici le reti wifi delle Pubbliche amministrazioni potranno essere messe a disposizione dei cittadini, attraverso servizi di hotspot.

NUMERO UNICO PER EMERGENZE IL 112 La commissione ha approvato un emendamento del Movimento 5 stelle al ddl P.a. che prevede l’istituzione di un numero unico per le emergenze (il 112) da estendere a tutto il territorio nazionale. Dunque un numero che ricomprenda le emergenze sanitarie, di sicurezza e ambientali. La modifica prevede di assorbire gli attuali numeri per le emergenze (113, 115 e 118) nel numero unico con suddivisione regionale.

PAGAMENTO MULTE E BOLLETTE CON CREDITO TELEFONICO I pagamenti della Pubblica amministrazione potranno essere pagati con il credito telefonico (abbonamento o ricaricabile). La norma dunque apre alla possibilità di pagare ‘micro’ spese, come bollette e multe (entro i 50 euro) attraverso l’addebito sul conto telefonico, anche attraverso sms. I criteri saranno però definiti nella futura legge delega.

ARRIVA FREEDOM OF INFORMATION ACT ITALIANO Sarà introdotto, anche in Italia, il Freedom of information act (il cosiddetto Foia). La modifica, annunciata dalla ministra Marianna Madia, apre a ‘chiunque, indipendentemente dalla titolarità di situazioni giuridicamente rilevanti’ l’accesso ai dati e ai documenti detenuti dalle P.a., ‘nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi pubblici e privati’. Dunque si potrà accedere agli archivi della Pubblica amministrazione con una maggiore libertà e facilità, anche tramite internet.

CARTA DELLA CITTADINANZA DIGITALE Arriva la Carta della cittadinanza digitale. Il governo dovrà definire nei futuri dlgs il livello minimo di qualità dei servizi online delle Pubbliche amministrazioni. Dovrà essere quindi assicurato internet in tutti gli uffici pubblici: dalle scuole alle biblioteche fino agli sportelli aperti al pubblico. La delega prevede anche una figura che dovrà traghettare la nuova Pa verso una più ampia digitalizzazione: sarà scelto un dirigente ‘ad hoc’ – tra le dotazioni organiche esistenti incaricato di guidare la riforma del digitale.

OK PASSAGGIO PRA A MIT. VERSO AGENZIA UNICA Il Pubblico registro automobilistico (Pra) non sarà più in capo all’Aci. Il Pra infatti passerà al ministero dei Trasporti, che gestisce la motorizzazione. Con il passaggio al Mit viene prevista anche ‘l’eventuale’ nascita di un’Agenzia unica in cui – riferiscono fonti di governo – potrebbe confluire anche l’Aci. Ma durante il passaggio in commissione è stato approvato un subemendamento che ritocca il testo: è stato infatti introdotto il principio che il passaggio possa avvenire ‘previa valutazione della sostenibilità organizzativa ed economica’. Il ministero, che gestisce anche la motorizzazione, sarà chiamato dunque ad occuparsi di tutti i dati che riguardano la circolazione, questi verranno raccolti in un’unica banca dati, che sarà gestita probabilmente dalla futura Agenzia unica. Al Mit sarà inoltre affidata il futuro libretto unico, un documento che conterrà i dati di proprietà e di circolazione di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi.

NORME ACQUA SECONDO UE E REFERENDUM Sempre per quanto riguarda la gestione dell’acqua, il testo precisa che questa dovrà rispettare le norme dell’Unione europea, tenendo contro del referendum abrogativo del 2011.

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