Abbiamo approvato alla Camera (all’unanimità) una mozione unitaria per le vittime dell’amianto e le loro famiglie. Il testo impegna, tra l’altro, il Governo alla rapida e definitiva approvazione del Piano nazionale Amianto, che vuol dire rifinanziare e portare a termine gli interventi previsti di bonifica dei siti, rifinanziare il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie.
Con questa mozione si impegna inoltre il Governo a promuovere una Cabina di regia nazionale per il coordinamento degli studi clinici di settore che coinvolga gli operatori industriali; rafforzare il contrasto a livello internazionale a produzione, uso e commercio delle fibre di asbesto; concludere il programma dettagliato di censimento e bonifica dei materiali contenenti amianto sulla base dei piani regionali.
Accanto a tutto ciò il Governo viene vincolato ad adottare gli opportuni provvedimenti affinché sia possibile, per quanto consentito dalle risorse disponibili, rifinanziare il Fondo per le vittime dell’amianto e rivedere gli attuali criteri per i trattamenti pensionistici. Si tratta di un impegno finanziario notevole, e ne siamo tutti consapevoli, ma non più rinviabile.
La mozione impegna il Governo ad attivarsi, anche a livello europeo, perché la spesa per la messa in sicurezza e la bonifica dall’amianto sia sottratta ai vincoli (a volte ottusi) del patto di stabilità interno, nel quale è compresa anche l’edilizia scolastica. A questa, insieme a università, ospedali, caserme, uffici aperti al pubblico, si chiede di dare priorità negli interventi.