Preceduto dagli interventi di Valentina Ancarani (segretario del Pd forlivese), Lubiano Montaguti (assessore comunale al lavoro) e del deputato Marco Di Maio che lo ha personalmente invitato a Forlì, Taddei ha risposto alle tante domande provenienti dal pubblico che lo hanno incalzato per chiarire gli aspetti anche più critici del piano per il lavoro lanciato dal Governo Renzi e dalla maggioranza parlamentare che lo sostiene.
“L’Italia negli anni scorsi non ha avuto il coraggio di affrontare una vera riforma del mercato del lavoro – ha detto Taddei – inventandosi un unicum assoluto che è quello dei para-subordinati, milioni di italiani che non sono nè autonomi nè dipendenti. A questi si aggiungono le partite iva, molte delle quali fasulle e nate per mascherare rapporti di lavoro subordinato. Le nostre riforme mirano non solo a incentivare le assunzioni a tempo indeterminato attraverso robusti sgravi fiscali, ma anche a consentire a questi milioni di lavoratori di avere da subito, dal primo giorno di applicazione del nuovo contratto a tutele crescenti, tutte le garanzie e le tutele necessarie e che con le altre forme contrattuali non avevano”.