Abbiamo approvato in prima lettura alla Camera (ora il testo è al Senato) la legge delega di riforma del codice della strada. Tanti contenuti importanti, tra cui una semplificazione e un adeguamento alla normativa europea, l’introduzione del cosiddetto ergastolo della patente e dell’eventuale reato di omicidio stradale, incentivi alla mobilità sostenibile, parcheggi riservati alle donne incinte e alle neo mamme.
ERGASTOLO PATENTE E OMICIDIO STRADALE “Nel caso in cui il conducente cagioni la morte di una persona con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale” la delega prevede di rivedere la disciplina sanzionatoria tenendo conto “del grado di colpevolezza dell’autore del fatto e della tipologia di violazioni in relazione alle quali saranno previste le sanzioni amministrative accessorie della revoca della patente e dell’inibizione della guida sul territorio nazionale a tempo indeterminato, disponendo comunque l’applicazione delle suddette sanzioni nei casi di cui all’articolo 589, terzo e quarto comma, del Codice penale
SANZIONI GRADUALI E PREMI PER I VIRTUOSI DELLA GUIDA Sono diversi i criteri contenuti nella delega, tra i quali l’introduzione di una gruadualità delle sanzioni “in funzione della gravità, della reiterazione e dell’effettiva pericolosità del comportamento, anche con l’introduzione di meccanismi premiali in relazione a comportamenti virtuosi e di misure riduttive dell’entità delle sanzioni in caso di assolvimento dell’obbligo del pagamento in tempi brevi, con esclusione delle violazioni per le quali sono previste la sanzione accessoria della confisca del veicolo e la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida”. Presenti anche possibili semplificazioni e riduzioni del numero delle classi sanzionatorie. Uno dei criteri, tra gli altri, prevede l’applicazione della decurtazione dei punti della patente anche ai soggetti minorenni, superando le difficoltà interpretative derivanti dalla norma generale che prevede che le sanzioni amministrative si applichino solo a soggetti maggiorenni. Saranno possibili anche assunzioni “di iniziative per rivedere l’attuale normativa relativa alla sosta tariffata ed introduzione di un sistema sanzionatorio graduale che tenga conto dei tempi di permanenza illegittimi e stabilisca una soglia di tolleranza non soggetta a sanzione”.
MOBILITÀ SOSTENIBILE: OK A BICI SU PREFERENZIALI La delega prevede diversi criteri di revisione e rafforzamento delle misure per uno sviluppo della mobilità sostenibile e per un miglioramento della sicurezza stradale in ambito urbano, “con particolare riferimento all’utenza vulnerabile, quali bambini, disabili, anziani, pedoni, ciclisti, utilizzatori di ciclomotore e motociclo e tutti coloro che meritino una tutela particolare dai pericoli derivanti dalla circolazione sulla strada”. Per esempio si prevede l’obbligo, per gestori e proprietari delle strade, “di rivedere i limiti di velocità delle strade extraurbane, secondo criteri di ragionevolezza, al fine di adeguarli alle reali esigenze di sicurezza della circolazione”. Il ministero delle Infrastrutture dovrà inoltre redigere delle linee di indirizzo, destinate ai gestori e ai proprietari delle strade, per la progettazione e la costruzione di infrastrutture stradali e arredi urbani che migliorino la sicurezza degli utilizzatori di veicoli a due ruote, dei pedoni e, in generale, dell’utenza vulnerabile.
Tra le altre cose la delega dà l’ok “al posteggio delle biciclette in aree riservate ai pedoni ove questa misura non rechi intralcio o pericolo” per “favorire la coesistenza di diversi tipi di utenza vulnerabile negli spazi comuni”. Uno dei criteri della delega fa riferimento a possibili revisioni che tengano conto dei “concetti di ‘spazio condiviso’, ‘zona d’incontro’ e ‘principio di prudenza’, che assegnano la precedenza agli utenti vulnerabili e assicurano la coesistenza delle funzioni residenziali e commerciali con quelle di mobilità, prevedendo altresì disposizioni che favoriscano l’accesso delle biciclette, dei ciclomotori e dei motocicli alle corsie riservate ai mezzi pubblici”.
OK A PARCHEGGI RISERVATI PER MAMME I Comuni potranno “riservare appositi spazi per il parcheggio delle donne in stato di gravidanza e di coloro che portano bambini di età non superiore a due anni, determinando le relative sanzioni e rimettendo la specifica disciplina ai competenti organi comunali”.
SICUREZZA STRADALE I criteri di delega mirano anche al potenziamento dei controlli in materia di sicurezza stradale. Tra gli altri alcuni criteri riguardano la previsione di una banca dati unica delle infrazioni stradali, la previsione della fruibilità attraverso sistemi telematici dei dati relativi ai veicoli e alle patenti, con dati di formato aperto che possano essere liberamente utilizzati e rielaborati dagli interessati a fini statistici, di ricerca ma anche a rilevare “lo stato della revisione e l’esistenza e la validità dell’assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile verso terzi del veicolo, nonché se il veicolo è sottoposto ad una misura di sequestro o confisca penale o oggetto di denuncia di furto”. Uno dei criteri prevede anche la previsione della destinazione prioritaria dei proventi delle multe riscosse da organi dello Stato a un fondo per l’intensificazione dei controlli su strada e al finanziamento del piano nazionale di sicurezza stradale.