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Approvato il Def: nel 2018 niente aumento dell’Iva e sostegno a giovani e famiglie

Via libera del parlamento al cosiddetto “Def” (Documento di economia e finanza), il testo su cui vengono fissati i pilastri della legge di bilancio per l’anno 2018. Si stabilisce – solo per citare alcune delle tante cose che vengono fissate – l’eliminazione dell’aumento dell’IVA, incentivi agli investimenti pubblici e privati, il potenziamento dei fondi per finanziare il reddito di inclusione, il rinnovo contrattuale del pubblico impiego, prorogare la riduzione al 10 per cento della cedolare secca sugli affitti abitativi, insistere sulle politiche a sostegno delle famiglie (in particolare quelle con più figli a carico) e della ripresa delle nascite, promuovere incentivi per le assunzioni di giovani.

I punti principali impegnano il Governo a provvedere con la prossima legge di bilancio:

a)    alla completa sterilizzazione delle clausole di salvaguardia sulle imposte indirette per l’anno 2018;

b)    al sostegno degli investimenti, incentivando gli investimenti privati in beni strumentali e immateriali, nonché allocando maggiori risorse per gli investimenti pubblici delle amministrazioni centrali e locali, anche attraverso, per questi ultimi, l’individuazione delle misure più idonee per consentire un maggiore utilizzo dell’avanzo di amministrazione di ciascun ente per la progettazione e la realizzazione di opere pubbliche;

c)     alla promozione dell’aumento dell’occupazione, in particolare a tempo indeterminato per i giovani, mediante nuovi interventi di decontribuzione del lavoro;

d)   al potenziamento degli strumenti di lotta alla povertà e all’esclusione sociale, incrementando le risorse destinate a finanziare il reddito di inclusione;

e)    al finanziamento delle politiche invariate, inclusive delle risorse per il rinnovo contrattuale del pubblico impiego;

a favorire, nella legge di bilancio 2018-2020, un complesso di interventi in materia sanitaria, volti a:

a)    incrementare nel tempo le risorse di conto capitale destinate ad investimenti nel settore della sanità;

b)    rivedere gradualmente il meccanismo del cosiddetto super ticket al fine di contenere i costi per gli assistiti che si rivolgono al sistema pubblico;

c)     a prorogare la riduzione al 10 per cento della cedolare secca sugli affitti abitativi ed eventualmente estendere il sistema della tassazione sostitutiva anche sui redditi derivanti dagli affitti di immobili ad uso non residenziale;

d)     a proseguire la politica di sostegno alle famiglie e di contrasto alla prolungata tendenza al calo demografico, valutando altresì la possibilità di potenziare il sistema degli assegni per i figli a carico, anche procedendo alla necessaria razionalizzazione degli attuali istituti.

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