Informazioni, aggiornamenti, approfondimenti, commenti a cura di Marco Di Maio

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APOLOGIA DI FASCISMO

Sono primo firmatario e proponente di una proposta di legge che ha lo scopo di “regolamentare la produzione, distribuzione, diffusione e vendita di beni mobili raffiguranti immagini o simbologie del disciolto partito fascista”. La cosa risale a qualche settimana fa (esattamente alla fine di agosto) e non ha alcun legame con le indecorose manifestazioni nostalgiche che periodicamente si svolgono Predappio. La questione è duplice: da un lato servono le leggi e soprattutto serve che vengano applicate e fatte rispettare; dall’altro lato -ed è la parte più difficile- serve compiere un salto culturale che, senza fare alcuno sconto al fascismo come a tutti i regimi totalitari, ci consenta di leggere in chiave storica e sociale come si è arrivati a quei fenomeni. Altrimenti quel “mai più” tante volte pronunciato, rimane buono solo per i convegni e le manifestazioni. Il solo fatto di avere formulato una proposta (che essendo tale dovrà e potrà essere modificata, rivista, corretta, migliorata, ecc.) ha prodotto una sfilza di insulti, ingiurie e persino minacce. Non mi aspettavo nulla di diverso e per questo continuerò a battermi su entrambi i fronti, quello legislativo e quello culturale.

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