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Ambiente, nasce il sistema nazionale delle Agenzie

Abbiamo approvato alla Camera in prima lettura (ora la palla passa al Senato) la legge che istituisce il Sistema nazionale delle agenzie ambientali “al fine di assicurare omogeneità ed efficacia all’esercizio dell’azione conoscitiva e di controllo pubblico della qualità dell’ambiente a supporto delle politiche di sostenibilità ambientale e di prevenzione sanitaria a tutela della salute pubblica”. La riforma interviene anche a proposito del ruolo e delle funzioni dell’Ispra, istituisce i Livelli essenziali delle prestazioni tecniche ambientali (Lepta) e la rete informativa nazionale ambientale denominata Sinanet.

Di seguito alcuni ragguagli per capire meglio di cosa si tratta:

Abbiamo approvato alla Camera in prima lettura (ora la palla passa al Senato) la legge che istituisce il Sistema nazionale delle agenzie ambientali “al fine di assicurare omogeneità ed efficacia all’esercizio dell’azione conoscitiva e di controllo pubblico della qualità dell’ambiente a supporto delle politiche di sostenibilità ambientale e di prevenzione sanitaria a tutela della salute pubblica”. La riforma interviene anche a proposito del ruolo e delle funzioni dell’Ispra, istituisce i Livelli essenziali delle prestazioni tecniche ambientali (Lepta) e la rete informativa nazionale ambientale denominata Sinanet. La materia è tecnica, ma per le politiche ambientali si tratta di un significativo passo in avanti.

IL SISTEMA NAZIONALE DELLE AGENZIE AMBIENTALI Nasce il Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente per concorrere “al perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, della riduzione del consumo di suolo, della promozione della qualità ambientale in tutto il territorio nazionale, della piena realizzazione del principio ‘chi inquina paga’, anche in relazione agli obiettivi di promozione della salute umana”. Il Sistema nazionale è composto dall’Istituto per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e dalle Arpa regionali. Il Sistema svolge principalmente i seguenti compiti: monitorare lo stato dell’ambiente, con particolare riguardo al consumo del suolo, all’evoluzione delle risorse ambientali, all’inquinamento; attività di ricerca e informazione pubblica su dati tecnico-scientifici sullo stato dell’ambiente e sulla sua evoluzione, nonché collaborazione con gli istituti scolastici e le università relativamente alle tematiche dell’educazione ambientale; supporto alle altre istituzioni nelle attività amministrative in materia ambientale; partecipazione alle iniziative degli enti preposti agli interventi di protezione civile, vigilanza e ispezione sul territorio. Per lo svolgimento delle attività del Sistema viene istituito il Consiglio del Sistema nazionale, presieduto dal presidente dell’Ispra e composto dai legali rappresentanti delle agenzie e dal direttore generale dell’Ispra.

I LEPTA E RETE INFORMATIVA NAZIONALE Vengono istituiti i livelli essenziali di prestazioni tecniche ambientali (Lepta). I Lepta rappresentano gli standard qualitativi e quantitativi che devono essere garantiti in modo omogeneo in tutto il territorio nazionale e che riguardano le attività che il Sistema nazionale è tenuto ad assicurare, anche ai fini del perseguimento degli obiettivi di prevenzione collettiva previsti dai livelli essenziali di tutela sanitaria. Viene prevista inoltre una programmazione triennale delle attività del Sistema nazionale, predisposta dall’Ispra, per l’individuazione delle principali linee di intervento finalizzate ad assicurare il raggiungimento dei Lepta. Il testo unico prevede anche l’istituzione di un sistema informativo nazionale ambientale (Sina), parte della rete informativa nazionale (Sinanet), in cui convergono gli altri sistemi informativi territoriali.

RIFORMA DELL’ISPRA Il testo unificato disciplina le funzioni dell’Ispra che, tra le altre cose, avrà la funzione di organizzare, con il concorso delle agenzie, le norme tecniche vincolanti per tutto il Sistema nazionale per lo svolgimento delle funzioni ad esso assegnate. L’Ispra svolgerà anche compiti di indirizzo e coordinamento per la determinazione dei Lepta, definirà strumenti per l’esecuzione delle attività di controllo, la promozione e il coordinamento della rete nazionale dei laboratori accreditati. E ancora si occuperà dello sviluppo, della gestione del sistema nazionale di qualità dei dati di monitoraggio ambientale, della realizzazione e della gestione del sistema informativo nazionale ambientale. I componenti degli organi dell’Ispra durano in carica per quattro anni e possono essere rinnovati per un solo mandato. Il direttore generale dell’Ispra, così come quello delle Arpa, dovranno essere nominati “tra soggetti di elevata professionalità e qualificata esperienza nel settore ambientale che non ricoprano incarichi politici elettivi a livello dell’Unione europea, nazionale” e locale. Per il finanziamento dell’Ispra verrà definito un contributo statale ad integrazione delle dotazioni ordinarie, mentre per le Arpa si prevede che venga destinata dalle Regioni e dalle Province autonome una quota annuale variabile tra lo 0,6 e lo 0,8% della rispettiva quota del Fondo sanitario nazionale.

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