A cura dell’ufficio stampa
“Con la firma finale dell’accordo tra Svizzera e Ue per lo scambio automatico delle informazioni fiscali un tassello decisivo si aggiunge alla strategia internazionale di contrasto all’evasione e alla frode fiscali”. Lo dichiara Marco Di Maio, componente dell’ufficio di presidenza del gruppo Pd e della Commissione Finanza della Camera.
“L’accordo – spiega Di Maio – , che prevede dal 2018 uno scambio automatico delle informazioni fiscali tra i 28 Stati Ue e la Confederazione Svizzera, complica ulteriormente i piani di chi intenda esportare illegalmente capitali all’interno dell’area Euro”.
“Grazie alla strategia concentrica – continua Di Maio – messa in campo a livello internazionale, evadere o eludere le tasse diventa sempre più difficile. In questo contesto, l’Italia è stata tra le prime a dare il suo contributo. I provvedimenti contro l’auto-riciclaggio e il falso in bilancio, la volountary disclosure, gli accordi con Svizzera, Taiwan, Vaticano, Liechetstein e Monaco per lo scambio di informazioni fiscali, il nostro Paese ha assestato dei colpi decisivi all’evasione italiana”.
“Non solo. Se i Paesi in cui è ora possibile esportare illegalmente capitali – aggiunge il deputato democratico – sono sempre meno, sempre più lontani e spesso politicamente instabili, questo lo si deve anche all’Italia che, in anticipo rispetto ad altri Stati, ha fatto da traino”. “Un risultato di cui si può essere orgogliosi e che ci incoraggia a proseguire sulla strada intrapresa con ancor maggiore determinazione”, conclude Marco Di Maio.