Abolire il “Porcellum” si può. E’ vero che c’è un percorso di riforma della Costituzione e la nuova legge elettorale sarà modellata sulla base del nuovo disegno istituzioanle. Tuttavia se per caso questo percorso dovesse interrompersi, se questa legislatura dovesse terminare prima che le riforme siano compiute, con quale legge elettorale torneremmo a votare? Con il famigerato “Porcellum”? Non ce lo possiamo permettere, per questo insistiamo con la necessità di cancellare subito l’attuale legge elettorale per ripristinare quella precedente.
Il ‘Mattarellum’ non è la miglior legge elettorale possibile, presenta molti difetti, ma ha un grande pregio: ristabilisce i collegi e il rapporto diretto tra elettori ed eletti. Noi abbiamo cominciato a ricostruire questo legame attraverso le primarie per la scelta dei candidati al parlamento, che hanno consentito di aggirare questa legge “porcata”; ma non basta. Questa norma di “salvaguardia”, nei confronti dei cittadini, nei confronti delle istituzioni, nei confronti della credibilità di chi in campagna elettorale ha promesso ai quattro venti che non si sarebbe mai più torni a votare con il ‘porcellum’, è un atto di serietà che il parlamento deve compiere. Senza voler compromettere nè il percorso di riforma della Costituzione nè tantomeno la tenuta del Governo Letta.
Un primo tentativo di abolizione del “Porcellum” è stato effettuato nei mesi scorsi con la presentazione di una mozione che non ha trovato l’adeguato consenso, perchè si è ritenuto che avrebbe indebolito il Governo. Tuttavia si sente e si legge da più parti che questa modifica della legge elettorale è una priorità; per questo assieme al deputato Roberto Giachetti (primo firmatario) e a tanti altri deputati di, quasi tutti i gruppi parlamentari, abbiamo sottoscritto la richiesta d’urgenza presentata da Roberto Giachetti per accelerare sul ritorno al Mattarellum.
Gli appelli per la riforma immediata della legge elettorale si moltiplicano ormai da settimane, ma sono passati ben due mesi dalla bocciatura della mozione che presentammo e nulla si e’ mosso, nessuna clausola di salvaguardia e’ stata nemmeno proposta e prosegue la politica dei rimpalli e dei rinvii.
